martedì 15 luglio 2008

Nata la scuola "Antonino Caponnetto"

«La Sicilia ha pagato un alto tributo di sangue: spero che adesso ci lascino lavorare in pace»
(Dal discorso del giorno dell' insediamento di Caponnetto a Palermo come capo dell'Ufficio istruzione)

A inizio luglio del 2008 è nata la scuola Antonino Caponnetto a Bologna. Per dirla con le parole di Nando dalla Chiesa (scrittore e politico italiano),  "Per fare formazione politica, per portare un po’ di idee, di cultura e di memoria, di buon temperamento democratico in giro per l’Italia. E per mettersi al servizio di quello che c’è, che -a dispetto dei catastrofisti- non è poco." Ma chi è Caponnetto? E perchè la fondazione di una scuola è un gesto simbolico degno di rilevanza? Vale la pena ricordarlo.

Antonino Caponnetto (Caltanissetta, 5 settembre 1920 – Firenze, 6 dicembre 2002)  è stato un magistrato italiano. Entrò in magistratura nel 1954, la sua carriera ebbe una svolta nel 1983 quando ottenne il trasferimento a Palermo, successivamente all'uccisione di Rocco Chinnici, capo dell'Ufficio istruzione di Palermo. Seguendo la strategia studiata da Giancarlo Caselli per la lotta al terrorismo, realizzò un gruppo di magistrati con il compito di occuparsi a tempo pieno solo della lotta alla mafia. Il pool, che vide la partecipazione di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta, istruì il primo grande processo contro la mafia e si servì delle dichiarazione di pentiti come Tommaso Buscetta.

Concluse la sua carriera nel 1990 e dovette assistere alla morte prima di Falcone e poco dopo di Borsellino, assassinati dalla mafia (straziante il suo commento alle telecamere subito dopo la Strage di via d'Amelio: «È finito tutto!»). Da allora, finché poté, si dedicò in un'opera di testimonianza contro l'illegalità. Nel 1993 fu candidato per la Rete all'elezioni amministrative di Palermo, divenendo così presidente del consiglio comunale. Il 6 dicembre 2002 muore in una clinica fiorentina dopo una lunga malattia.

P.S.: Il termine "Pool" sta ad indicare "un gruppo di lavoro" composto da magistrati incaricati di seguire, nell'ambito di un Ufficio Giudiziario, un'unica, complessa inchiesta, mediante una suddivisione di compiti ed una collegialità di decisioni, comunque riferibili sempre alla responsabilità del Capo dell'Ufficio.

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