lunedì 14 luglio 2008

Cercando un'altra Vall'Imagna

Ave ragazzi, in questo week-end ho lasciato la taciturna Milano, coi suoi luoghi di ritrovo estivi ormai ridotti al silenzio e le sue feste che terminano prima ancora di iniziare, per recarmi in quel di Vall'Imagna (uscita Capriate poi seguite le indicazioni). Tenda sotto braccio, ho partecipato ad un torneo locale di calcio a sette organizzato a Corna Imagna. Una 24 ore di sport ininterrotte per un totale di 10 partite da un quarto d'ora l'una. La mia squadra è arrivata terza su sedici team e io l'ho lasciata indifesa (nel vero senso del termine visto che giocavo da libero) al termine della terza partita per uno stiramento notturno (erano le 3:00) che proprio non ci voleva. Ma un riuscito mix tra milanesotti e bergamaschi ha portato i "Fragolocc" al trofeo di bronzo.

Comunque non è questo il punto. Per divertirsi a Milano oramai bisogna fare il grande slam notturno dei locali. A meno che non si vada nelle rinomate discoteche meneghine (cosa de evitare direi!) non vedo altra soluzione che farsi rimbalzare da festa in festa con il minimo comune denominatore che ognuna di queste termina troppo presto. Troppo chiasso dicono i "vicini" di condominio. E allora pronti tutti a raccogliere firme e a bloccare gli eventi. Capisco il fra settimana, ma che pure di venerdì e il sabato sera non si tolleri (anzi rispetti) il divertimento dei giovani questo non è giusto e salutare. 

Come disse un mio amico: "Non pretendo che Milano diventi Barcellona", ma che sia al livello della Vall'Imagna proprio no. Sabato sera, in un paesino della vallata, le feste non mancano. Ho partecipato ad una di queste a Rota d'Imagna (tra una partita e l'altra verso le 2:00 di mattina). Nella storica Cascina Monluè, a quell'ora, della musica non si sente neanche l'eco mentre nella notte milanese all'aperto (perchè d'estate non bisogna stare chiusi nei locali) le feste sono già tutte a nanna. Milano sta diventando un paese per vecchi. Meditate milanesi, meditate! 

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