lunedì 22 settembre 2008

C'è poco da ridere...

Con gli ultimi sprazzi di settembre tornano le trasmissioni televisive seriali. I vari Porta a Porta, Matrix etc... torneranno a disinformare e a fare trasmissioni involute senza né capo né coda. Meno male che nel buio televisivo c'è sempre qualcuno che cerca di accendere la luce, anche se solo con un flebile fiammifero. Serena Dandini, coi limiti imposti dalla Rai, torna in tv dopo la bella esperienza di "Parla con me". Naturalmente il suo programma è stato relegato in seconda serata per dare spazio a Vespa.

Il programma durerà 40-50 minuti e farà da controcanto ai fatti della giornata, quelli che agitano il Belpaese (dal martedì al venerdì dopo le 23).
Il marchio resta il divano rosso che di domenica aveva un milione di fan, confermato il glorioso cast (Neri Marcorè, Dario Vergassola, Ascanio Celestini, Banda Osiris), mentre arrivano i nuovi: Caterina Guzzanti e il fratello Corrado (di tanto in tanto), l'opinionista "Zoro" (Diego Bianchi), la coppia Lillo e Greg, Paola Minaccioni e Federica Cifola. Il titolo rimane inalterato, ma Serena Dandini pensa di aggiungere un sottotitolo: "C'è poco da ridere".

Ecco le prime dichiarazioni della Dandini sul programma: "Faremo satira fresca, di giornata, per 118 puntate. Come nei giornali rivolteremo la scaletta all'ultimo momento. Sarà un Parla con me modulato e arricchito dal ritmo della quotidianità. Di base avremo l'intervista, siamo un talk show, inviteremo filosofi, scienziati, uomini di spettacolo. Vedrete Richard Gere, Remo Bodei e Giulio Giorello, ma mai i politici: è una nostra regola".
Anche una domanda sugli ospiti scomodi: "Noi non mettiamo al bando nessuno. Laicamente invitiamo sempre tutti. Luttazzi lo abbiamo invitato in passato, ma lui ha declinato l'invito. Travaglio è già venuto, e ce l'ho a teatro (lei è direttore artistico dell'Ambra Jovinelli, ndr). Porte aperte a Sabina Guzzanti: "Ho lavorato tanto con lei, ma adesso è abituata alle folle oceaniche. Come Beppe Grillo: difficilmente viene in uno studio tv".

mercoledì 10 settembre 2008

Un maiale non può allenare...


Ecco la replica di Barack Obama alle dure parole della vice di Mc Cain. Una replica degna di un Lord. E poi ci lamentiamo dei nostri politici...non mi pare che i loro colleghi di oltre oceano siano migliori (almeno a parole). Platone non avrebbe potuto esprimersi in maniera più edulcorata. Ma Obama sottovaluta il fatto che del maiale non si butta via niente!

Obama: "Il cambiamento rappresentato da Sarah Palin? Si può anche dare il rossetto a un maiale, ma resta pur sempre un maiale, si può anche avvolgere un pesce vecchio in un foglio di giornale e chiamarlo cambiamento, ma dopo otto anni continuerà a puzzare. Ne abbiamo avuto abbastanza"

Intanto vediamo a che punto sono i due contendenti. La parola ai sondaggi:

Da Repubblica.it: "Dopo le rispettive convention di Denver (democratica) e St.Paul (repubblicana) si conferma intanto il sostanziale testa a testa fra i candidati: un nuovo sondaggio effettuato tra sabato e lunedì scorso da Nbc News e Wall Street Journal assegna a Obama un lieve vantaggio, 47% contro il 46% di McCain. Il vantaggio di Obama tuttavia si è ridotto dai 6 punti in più registrati a luglio e dai 3 in più di agosto, riferisce l'edizione online di Nbc. Altri sondaggi recenti testimoniano forti recuperi di popolarità di McCain che - grazie all'entusiasmo suscitato dalla candidatura di Palin - viene dato in molti casi in vantaggio su Obama".

venerdì 5 settembre 2008

Politica dei fatti nostri e dei fatti loro

Siete tutti ormai tornati dalle vacanze. Avete riassettato le idee, messo in cantina pinne e maschera, superato il trauma del ritorno alla vita di tutti i giorni, e quindi siete pronti per ricominciare ad essere parte fondante della coscienza pubblica italica. Per vedere a che punto eravamo rimasti prima delle vacanza estive, posto un filmato datato 3 settembre 2008 girato al teatro Vittoria di Roma. Lo giudico interessante perché fa il punto della situazione politica italiana ricordando anche agli smemorati acciecati dai colpi di sole quello che sta accadendo in Italia.

Tutto questo nel giorno in cui oltre oceano si infiamma sempre più lo scontro tra Obama e Mc Cain. Le dichiarazioni sono sempre più forti e fanno a gara come al solito a chi la spara più grossa. Vediamo alcuni esempi "repubblicani":

John Mc Cain/1: «Tenderò la mano a chiunque voglia aiutare questo Paese. E catturerò Bin Laden». (non poteva mancare il solito proclama sul "re" del terrore, pluricercato e mai trovato. Ma sarà ancora vivo?)

John Mc Cain/2: «Il cambiamento sono io, non Obama» (difficile credere che un uomo di 72 anni possa cambiare un paese come l'America. Mc Cain, leader dei conservatori, si porta dietro tutti gli errori dell'amministrazione Bush a cominciare dalla guerra in Iraq per finire con la pessima gestione post uragano Katrina.

John Mc Cain/3: «Io ho le cicatrici, il mio rivale no» (dulcis in fundo un richiamo alla Rambo per i suoi trascorsi in Vietnam. Lui sa cos'è la guerra, Obama no. Ma siamo sicuri che gli americani vogliano ancora un presidente guerrafondaio sulla falsariga di G. W. Bush?)

La vice Sarah Palin: «La guerra in Iraq è stata voluta da Dio» (inutile commentare una baggianata del genere. Ma la mossa di di scegliere una donna come vice la quale sfrutta sapientemente la religione a scopi politici porterà acqua al mulino di Mc Cain).

Aspettiamo la replica di Barak Obama, candidato democratico. Seguiremo con interesse l'evolversi della politica americana che, si voglia o no, ha un peso enorme per il futuro dell'intero pianeta.

mercoledì 3 settembre 2008

Chi era Bill Cosby in confronto?

Scorrendo le notizie del giorno l'occhio si ferma sull'ennesimo delitto in Russia ai danni di un giornalista. Stavolta un reporter è stato aggredito nella notte, nel Daghestan (regione russa nel nord del Caucaso), ed è morto per le ferite riportate. Abdulla Alishayev è stato attaccato da un gruppo di uomini non identificati, che lo avrebbero ferito alla spalla e alla testa. L'uomo è stato operato, ma i medici - riferisce sempre la polizia - non sarebbero riusciti a salvarlo in tempo. 

Un altro caso in pochi giorni se pensiamo alla vicina Inguscezia dove gli agenti hanno caricato martedì una folla di manifestanti antigovernativi che protestavano per la morte di un giornalista e oppositore politico, Magomed Yevloyev, mentre era in mano alla polizia. La versione ufficiale dice che un colpo di pistola è partito mentre l'uomo cercava di impossessarsi dell'arma di un agente, ma gli attivisti per i diritti umani non credono alla storia. E come dargli torto dopo quello a cui ci ha abituato la "Madre" Russia. Altro caso: nel marzo scorso, il presidente della televisione di stato del Daghestan era stato ucciso nella sua auto in un agguato fuori da un supermarket a Makhachkala. E la lista potrebbe continuare, caro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ancora rimane indelebile il tanto "simpatico" quanto fuoriluogo gesto della mitraglia fatto in Sardegna ad una giornalista russa durante una conferenza stampa in compagnia dell' amicone ex KGB Putin. Ma d'altronde il capo di Mediaset sa benissimo che tutto fa spettacolo e audience, certo che continuando di questo passo dall'estero ci scambieranno per una sitcom stile "I Robinson". Bill Cosby mi perdoni per tale accostamento.

P.S.: A breve verrà aggiornata la rubrica fotografica "La città del mese". Indovinate un po'? Sarà Barcellona.

martedì 2 settembre 2008

"Mamma" Ryan, non esagerare!

Una breve premessa prima del post: non so a quanti possa interessare(potrebbe risultarvi utile per un futuro viaggio), ma trovate il resoconto del mio viaggio a Barcellona sul sito Turisti per caso.

I tempi da vacanzieri sono ormai conclusi e chissà quanti di voi hanno preso l'aereo quest'estate. La compagnia regina dei low cost è, come noto, la "mamma" Ryan Air (compagnia aerea irlandese con base a Dublino, fondata da Tony Ryan nel 1985). In questi giorni è uscito un articolo del Sunday Times che svela "piani" per diminuire ulteriormente i costi  a scapito della sicurezza dei passeggeri. Cito da Repubblica.it:

"I piloti di Ryanair accusano la compagnia di porre in atto "insane" pressioni per costringerli a ridurre le scorte obbligatorie di carburante, una misura che permette agli aerei di volare più "leggeri" e pertanto di consumare meno. Della protesta parla (...) un articolo del Sunday Times, che pubblica inoltre un documento interno della compagnia che conferma indirettamente le accuse dei piloti".

Le norme in vigore in Europa stabiliscono che gli aerei devono viaggiare con a bordo almeno il 5% in più del carburante necessario per la rotta intrapresa. I comandanti hanno inoltre il diritto di chiedere un rifornimento addizionale per far fronte alle più disparate emergenze (venti forti in senso contrario, eventuale necessità di atterrare su un altro aeroporto, etc.). Alcuni piloti hanno raccontato in alcune email anonime inviate al sito dell'Ente per la sicurezza del volo britannico (Civil Aviation Authority) che Ryanair è arrivata persino a mandare "lettere di avvertimento" (utilizzabili per future azioni disciplinari) a quanti domandano "senza spiegazioni" una dose extra di carburante. Cito sempre da Repubblica.it:

"Accuse che Ryanair ha subito respinto, definendole 'anonime, non verificate e inaccurate in arrivo dal mondo dei piloti". Secondo un portavoce della compagnia low cost, inoltre, negli ultimi tre anni un unico aereo della compagnia si è trovato in difficoltà per scarsità di carburante a bordo. Le cose stanno molto peggio, invece, secondo il Sunday Times. Il domenicale riporta infatti che il numero degli atterraggi di emergenza nei cieli britannici dovuti all'insufficienza di carburanti è raddoppiato in cinque anni. L'anno scorso ce ne sono stati 27, contro gli 11 del 2003. Nello stesso periodo gli Sos per serbatoi a secco sono stati 18."

Mentre la polemica infuria ecco che la politica "aggressiva" di mercato della Ryan Air, per risalire la china dopo i primi mesi della sua storia "in passivo", non si lascia attendere. Dal comunicato stampa della compagnia: 

"Ryanair, la più grande compagnia aerea d’Europa per tariffe basse, oggi (20 agosto) riduce drasticamente i suoi prezzi per l’inverno ed offre 2 MILIONI di posti per viaggiare ad ottobre a soli €5, solo andata (tasse e supplementi inclusi). Questi biglietti possono essere prenotati solo su www.ryanair.com per 5 giorni, da mercoledì 20 a domenica 24 agosto. L’offerta dei 2 MILIONI di posti è l’ultimo passo della lotta di Ryanair contro le compagnie a tariffe alte e che applicano sovrattasse per il carburante. Solo Ryanair garantisce le tariffe più basse e nessuna sovrattassa per il carburante quest’inverno, mentre altre compagnie come Aer Lingus, Air France, British Airways e Lufthansa continuano ad aumentare le tariffe e le sovrattasse per il carburante. (...) Ryanair consiglia vivamente a tutti i passeggeri di prenotare questi posti a €5 direttamente su Ryanair.com, e di continuare ad evitare tutti quei siti che aggiungono costose spese nascoste, del doppio o del triplo del basso prezzo di Ryanair. Ryanair continuerà a cancellare su base quotidiana tutte le prenotazioni effettuate illegalmente tramite questi siti bagarini illegali. Siamo lieti di constatare che alcuni di questi siti bagarini illegali hanno recepito il messaggio, dal momento che eDreams ed Opodo non stanno più cercando di vendere illegalmente i biglietti Ryanair!”

L'unica cosa certa di questo 2008 è che gli utili di tutte le compagnie aeree precipitano e si chiude in rosso. La compagnia low-cost della Lufthansa è arrivata a eliminare i portacenere nelle cabine di pilotaggio (230 grammi) per far viaggiare l'aereo più leggero e quindi consumare meno carburante. Siamo alle misure disperate. Dall'inizio dell'anno, nel mondo sono fallite almeno 24 aerolinee, un'epidemia che a questa velocità non si era mai propagata. In più, le compagnie low-cost ridimensionano programmi e network: per la stagione invernale, Ryanair, easyJet e Air Berlin hanno ridotto il numero delle rotte che avevano previsto. Va bene ridurre i consumi, ma centellinare il carburante a scapito della sicurezza dei passeggeri (se fosse vero, sia ben chiaro) davvero non è accettabile.