venerdì 5 settembre 2008

Politica dei fatti nostri e dei fatti loro

Siete tutti ormai tornati dalle vacanze. Avete riassettato le idee, messo in cantina pinne e maschera, superato il trauma del ritorno alla vita di tutti i giorni, e quindi siete pronti per ricominciare ad essere parte fondante della coscienza pubblica italica. Per vedere a che punto eravamo rimasti prima delle vacanza estive, posto un filmato datato 3 settembre 2008 girato al teatro Vittoria di Roma. Lo giudico interessante perché fa il punto della situazione politica italiana ricordando anche agli smemorati acciecati dai colpi di sole quello che sta accadendo in Italia.

Tutto questo nel giorno in cui oltre oceano si infiamma sempre più lo scontro tra Obama e Mc Cain. Le dichiarazioni sono sempre più forti e fanno a gara come al solito a chi la spara più grossa. Vediamo alcuni esempi "repubblicani":

John Mc Cain/1: «Tenderò la mano a chiunque voglia aiutare questo Paese. E catturerò Bin Laden». (non poteva mancare il solito proclama sul "re" del terrore, pluricercato e mai trovato. Ma sarà ancora vivo?)

John Mc Cain/2: «Il cambiamento sono io, non Obama» (difficile credere che un uomo di 72 anni possa cambiare un paese come l'America. Mc Cain, leader dei conservatori, si porta dietro tutti gli errori dell'amministrazione Bush a cominciare dalla guerra in Iraq per finire con la pessima gestione post uragano Katrina.

John Mc Cain/3: «Io ho le cicatrici, il mio rivale no» (dulcis in fundo un richiamo alla Rambo per i suoi trascorsi in Vietnam. Lui sa cos'è la guerra, Obama no. Ma siamo sicuri che gli americani vogliano ancora un presidente guerrafondaio sulla falsariga di G. W. Bush?)

La vice Sarah Palin: «La guerra in Iraq è stata voluta da Dio» (inutile commentare una baggianata del genere. Ma la mossa di di scegliere una donna come vice la quale sfrutta sapientemente la religione a scopi politici porterà acqua al mulino di Mc Cain).

Aspettiamo la replica di Barak Obama, candidato democratico. Seguiremo con interesse l'evolversi della politica americana che, si voglia o no, ha un peso enorme per il futuro dell'intero pianeta.

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