lunedì 25 agosto 2008

Una città socialmente più vivibile

Hola chicos, sono tornato dalle vacanze estive qualche giorno fa ed ecco che riprende l'attività del blog. Il primo post "post-vacanziero" (scusate il gioco di parole) lo dedico ad un confronto che mi viene naturale. Sono stato 5 giorni a Barcelona e, nonostante la durata breve della mia permanenza in terra iberica, ho potuto notare alcune cose che giudico interessanti. In questo mi hanno aiutato un paio di amici italiani, ormai in pianta stabile a Barcelona, che mi han permesso di "vivere" alla spagnola, più che alla turista per caso.

Il risultato della mia indagine è il seguente. Mi dispiace dirlo, ma Barcelona è una città socialmente più vivibile rispetto a Milano. E quando parlo di socialmente più vivibile non voglio sottolineare unicamente la dimensione ludico-notturna della città catalana, ma il fatto che Barcelona è costruita più a dimensione d'uomo. Mi spiego meglio con qualche esempio. Guardiamo l'impianto urbanistico. Molte strade sono a senso unico, con ampie vie pedonali e ciclabili, l'assenza (ci sono, ma pochi e più moderni) dei tram (che per me devastano la pianificazione stradale a Milano rallentando di molto la circolazione) trova rimedio in una rete metropolitana molto fitta e precisa che ti porta ovunque senza il minimo ritardo (e credetemi, ad agosto la rete suburbana è stata molto sollecitata a tutti gli orari del giorno). Ho visto un numero inimmaginabile di bus e taxi e devo dire che le macchine in giro per le strade non sono molte. A Milano invece andare in giro in bici è un impresa eroica, e tra rischi di investimento e tratti sui marcipiedi, la situazione non è certo rosea. Invece a Barcelona c'è un sistema di bike-sharing che con 24 euro annui ti permette di usare una bici a nolo. A Milano stanno provando ad adottare un sistema simile e infatti se vi capita potete vedere i lavori in corso a Cadorna e in piazza Duomo, ma il risultato sarà assai dissimile in quanto la circolazione a Milano per pedoni e bici non potrà mai essere al livello di Amsterdam o della stessa Barcelona.

Certo non è tutta rose e fiori questa Barcelona, la micro-criminalità è ben radicata sul territorio e i turisti ignari e meno attenti lo sanno bene viste le decine di scippi sulle ramblas o sul lungo-porto. Ma la vita notturna non ha eguali con Milano. Le feste di quartiere ci sono per tutto l'anno. E così, se vi capita di andarci ad agosto, dovete per forza passare una serata (e perdervi) nel quartiere di Gracia, nel quale, lungo le piccole e molto caratteristiche vie, si snodano concerti dal vivo, locali, tanta bella gente (soprattutto spagnoli, perché i turisti si concentrano sulle ramblas e nelle discoteche sul lungomare) e casino fino al mattino senza che gli abitanti dei palazzi dicano "beo" perché fanno festa anche loro.

Un altro aspetto che mi ha colpito è l'apertura mentale della gente. Tutti molto socievoli e quel che mi è parso di vedere, Barcelona non è un paese di vecchi, mentre Milano è una città per vecchi. Per ora è tutto, ma al più presto scriverò sul sito "Turisti per caso" un resoconto di quello che ho visto e che dovete assolutamente vedere quando andate a Barcelona. Hasta l'huego!!

P.S.: nella foto c'è un'istantanea della festa de gracia.

3 commenti:

cristian albanese ha detto...

si scrive "hasta luego" ignorante!

cristian albanese ha detto...

si scrive "hasta luego" ignorante!

Luca di Bisceglie ha detto...

Scusami Niso, è stato un errore imperdonabile! Questa è la riprova che non sempre internet si rivela fonte affidabile. Buena Suerte Y Hasta Luego!